Chi segue Fahrenheit su radio tre? Io, come tutte le trasmissioni radiofoniche con una certa discontinuità, ma quando posso ascolto sempre con piacere.
L'altro giorno si parlava dei classici, provandone a dare una definizione (una interessante 'libri su cui dopo secoli abbiamo ancora voglia di parlare") e si invitavano intanto i radioascoltatori a indicare via sms il loro classico preferito. Mi sono stupita a constatare che buona parte di essi non l'avevo letto e talora manco lo conoscevo. Forse volutamente i curatori hanno scelto i più originali.
Sarei curiosa di sapere la vostra opinione; Cos'è un classico per voi? E quale il/i preferiti?
Io, almeno per ora la risposta preferisco non darmela. Mi perderei…
'classico' per me suona come 'scolastico' ovvero i libri che ti facevano studiare e/o commentare a scuola !
diciamo che allora preferisco i contemporanei !
un caro saluto e scusa se nn passo quasi mai….
E pure il tuo punto di vista è valido!
Figurati anche io sono così poco assente da te e da alter ego, sto di meno al pc in generale rispetto a prima anche post ne scrivo meno e necessariamente si trascura qualcuno.
Ciao, mi ha fatto piacere rileggerti comunque
E come si fa a scegliere solo un libro? No … no troppo difficile
Oddio …. ho sempre considerato Classici quei libri che vengono ripresi ciclicamente da generazioni diverse. Altresì penso che molti ottimi libri siano rimasti allo stallo. Oggi, pare, che i libri "degni" di acquisto siano quelli sponsorizzati. Tutti scrivono….. se trovi chi ti "spinge" è fatta.
I classici sono quelli che tutti vorrebbero aver letto e che nessuno ha letto (Mark Twain)
Un classico è un libro di cui in genere si sente dire "Sto rileggendo…" e mai "Sto leggendo…" (Italo Calvino)
Un sorriso, tuo
Cosimo
Classico dovrebbe essere qualcosa che abbia una struttura equilibrata di forma e contenuto, cioè il cui contenuto sia significativo ed espresso in una forma comprensibile e godibile in qualunque epoca/tempo.
In questo senso scarterei Omero e Virgilio ma non la Bibbia, Catullo, Dante e Tolstoi. In parole povere: è classico ciò che piace!
Direi che un classico è un libro con almeno una cinquantina di anni sulle spalle, all'incirca.
Kerouac, Capote, Hemingway sono quindi gli ultimi classici ! Aspettiamo un po' per trovarne altri…
Era da tanto che nn passavo da qui… 🙂
Un caro saluto Lidia…a presto…
Anto…
I "miei" classici non fanno parte della letteratura classica – sono quie libri che ho letto talmente tante volte da saperli a memoria. Sono i libri che sanno sempre dare la risposta che cerco, sanno rivelarmi cio' che cerco ogni volta che li rileggo – sono libri vivi che mi parlano e che ogni volta mi mostrano aspetti nuovi.
Trovo che il libro piu' bello sia "Le leggi" di C. Palmen – un romanzo del '94 che stranamente in italia e' passato in sordina, ma che e' un percorso intimo magnifico, delicato ed intenso. L'ho letto a cadenze irregolari dal 94. Lo so a memoria, eppure mi parla di cose nuove, parla di me in modo nuovi, ad ogni lettura.
Ma se devo scegliere dei classici da letterature – Puskin ed il suo Onegin e Dostoevsky – Delitto e castigo.
Classico= scolastico, ma sono condizionata.
La Divina Commedia?
i PromessiSposi?
Marcovaldo?
La ragazza di Bube?
Il vecchio e il mare?
I classici sono quei libri che leggo per fuggire da certe schifezze del post-moderno. 🙂
La Talpa Stizzosa
Tutte interessanti le vostre definizioni/segnalazioni.
Forse le più vicine alla mia sensibilità quelle di ipitagorici e talpa stizzosa
Un classico, così, di getto…è quell'opera che propone e analizza valori e che scandaglia sentimenti che dalle origini dell'umanità ai nostri giorni non sono mai mutati… da Catullo e Virgilio, passando per Tasso e Ariosto fino ad arrivare a Manzoni o Leopardi, solo per citare gli italiani e per parlare solo di letteratura. Quasi che i classici abbiano già detto tutto di quest'umanità in cammino, eppure sempre uguale a se stessa.
Ma la mia è solo un'opinione, certo…
Un saluto, Linda
Giusto classici antichi perchè in fondo poi siamo sempre gli stesi
Un "classico" per me e' quello che non manca quasi mai in una libreria ben fornita, ma non solo le nostre, anche quelle dei nostri genitori e dei nostri nonni
per me un classico 'e un bel libro che ho letto quando ero molto giovane (14 anni)
per esempio
il maestro e margehrita di bulgakov
oppure
il deserto dei tartari di buzzati
Lineare e efficace quella di Wolfghost
Sentimentale quella di Giarre.
In effetti nessuna definizione eslcude l'altra
Cavolo Giarre, Il deserto dei Tartari è nella mia top three, e sto rileggendo Il maestro e Margherita !
Beh Bruno quando parli a Giarre parli a una grandissima lettrice e, a mio avviso e non putroppo quelli delle case editrici, brava scrittrice!
(A me comunque il deserto dei tartari non è piaciuto ma so che lo amate in molti)
Mi stupiva più che altro la coincidenza ! Io sono un buzzatiano convinto, mi piace praticamente tutto quello che ha scritto e ho comprato anche delle opere sulla vita…
Classico vuol dire, per me, "sempreverde", ossia un trattato il cui contenuto sta bene in qualsiasi epoca in cui venga letto.
Il mio primo classico fra tutti: "Pinocchio".
Anch'io la seguo discontinuamente, come te. Mi sconvolge la quantità di versioni che esistono di My favorite thing, fra l'altro. Un classico? Beh, un libro che non passa di moda, che si leggerà anche quando saranno passati decenni.
E' vero ma come fanno a trovarne sempre di nuove? La mia preferita comunque è quella di Al Jarreau
Ma che ne so, quante saranno? Comprai anche il disco (e feci bene), sebbene col jazz abbia un rapporto non sempre idilliaco. Cioè, è come quegli amori da film: ci prendiamo, ci lasciamo e poi ci riprendiamo dopo anni, come se il tempo non fosse passato. Una volta mi ha pure messo una mano sul culo!
Comunque quello di AJ è un jazz molto 'all'acqua di rose'
Meglio Mingus 😉 Ho sul comodino Jazz di Arrigo Polillo, devo decidermi ad affrontarlo
Non che io ne sappia poi tanto di Jazz.
Incomincia con The black saint and the sinner lady, di Mingus. O, almeno, Moanin' 🙂 Ma ce n'è …
anche a me purtroppo "classico" fa pensare tristemente ai libri letti per scuola. Mi associo alla definizione di Mark Twain 😉
Marco