Ho visto due bei film questi ultimi dieci giorni, entrambi ambientati nella seconda guerra mondiale.

La caduta è per alcuni aspetti più un documentario che un film, seppur non privo di una sua poetica, teso a ricostruire gli ultimi giorni di Hitler e i suoi fedelissimi nel bunker di Berlino. Un collega mi raccontava che è stato molto criticato in quanto renderebbe troppo "umano" il fuhrer. Non condivido primo perché Hitler alla fine era davvero un uomo anche lui e può servire a ognuno come monito negativo, poi perché bene ricostruisce la follia di un gruppo di uomini responsabili fino in fondo di indicibili sofferenze non solo a quanti consideravano nemici ma infine al loro stesso popolo.

L’altra sera invece ho visto "tutti a casa" che avevo sempre sentito nominare ma non mi era mai capitato di vedere. E’ la storia che sembra comica ma invece è tragica, come tragica è la guerra, di un gruppo di soldati in fuga che provano a tornare dai loro cari dopo l’armistizio.
Non potrebbero essere più diversi non hanno nulla in comune oltre il periodo storico e il fatto che…mi siano piaciuti. No hanno anche un altra cosa: entrambi in modi diversi ma ugualmente efficace registrano l’assurdità e la crudeltà della guerra. Credo sia qualcosa da tenere presente ora che questo periodo si allontana cronologicamente sempre più da noi e sempre meno sono le persone che l’hanno vissuto di persona.
Il documentario su Hitler non lo conosco, anzi confesso che non l’avevo mai sentito nominare…
Conosco benissimo, invece, il capolavoro di Comencini, con un bravissimo Sordi “quasi serio” e un altrettanto bravo Serge Reggiani… un film che regge benissimo i suoi cinquant’anni… e anzi, al pubblico d’oggi sfuggirà il non secondario merito d’essere stata forse la prima pellicola ad affrontare in modo franco e non banale un tema (quello dello sbandamento dell’esercito italiano dopo l’otto settembre) sul quale nell’immediato dopoguerra regnava ancora un certo imbarazzo…
Un bacione, tuo
Cosimo
P.S. & OT Sul mio blog c’è una sorta di “sondaggio” sulla nuova veste di Splinder… se vuoi partecipare (e farti due risate)…
Cosimo cerca di procurartelo “la caduta” il tuo illuminato parere mi interesserebbe. E’ un documentario ma anche un film.
Se mi capita te lo farò sapere :-)))…
Grazie per l’illuminato :-)…
Un sorriso, tuo
Cosimo
ho visto la caduta, bellissimo film
Bei film. Film che fanno riflettere.
Un sorriso per la giornata.
^____^
A me La Caduta è piaciuto molto e per le stesse ragioni. Un monito, se gli uomini sapessero imparare dalla Storia.
L’altro nn l’ho visto ma mi fido del giudizio 🙂
Buon pomeriggio, baci 🙂
"Tutti a casa" ‘ veramente un capolavoro, uno di quei film che ci possono far onore nel mondo, io non lo rivedo da parecchio eppure alcune scene le ricordo benissimo e mi viene da associare LA GRANDE GUERRA di Monicelli, anch’esso da vedere e rivedere.
:o)
Uhm…nessuno che li abbia visti entrambi…?
io ho visto queto e mi e bastato
dovrebbero pubblicizzarli di piu non solo nel giorno della memoria
e come una medicina per la memoria
far fare un ritiro spirituale ai politici a quelli che si riempiono la bocca di paroloni poi fanno leggi e leggineche hanno preceduto qunato ancora alcuni di noi hanno memoria sia pur non vissuta di persona
no non ho visto i film
ci sono riucita e per farti leggere ho dovuto rendere pubblico il blog lo privatizzero di nuovo domani
emm il link oviamente
http://miscelaneadime.splinder.com/post/14372118/la+memoria+del+2003
@commento 10: letto un bel post davvero
uno specchio di vita su quella guerra e giusto perche la memoria spesso non serve come dicevo nel post anche di quella succesiva piu vicini ai giorni nostri
parlo del libri
il diario di anna frank
e il diario di slata
due ragazze due destini
due testimonianze della follia della guerra e dell’uomo che la scatena
dolcegiorno
evito i film d’amore e i film di guerra…ma “tutti a casa” lo avevo visto, un bel film davvero.
sai di poter fare tutto cio che vuoi anche postarlo come commento sono solo parole di uno spicchio di riflessione dal vissuto per un’attimo nei panni o forse meglio nella paura di chi non c’e piu’
per quanto riguarda l’altro post si e cosi quello e il mio pozzo dei pensieri li mi denudo di quelli non leggibbili ma che sento di dover lasciar andare dal cuore ma poi li cancello se no sarebbero come rimetterceli dentro a ferita chiusa
e non e’ bello:-p
miscelanea no e solo una specie di cassettiera dove metto i post che mi spiace perdere ma che sono piu o meno diversivi o parole a vuoto a perdere :-))
un bacio e buon week-end
virginia
a napoli quando vedo si so scordati tutto almeno i mille iscritti
di piu in napoliblog o direttamente sul mattino on linee
La caduta è stato trasmesso in contemporanea al famoso Porta a Porta sulla consegna delle case ai terremotati e noi, ovviamente, abbiamo visto il film.
Drammatico e avvincente.
Anche Tutti a casa è un film che coinvolge e tiene avvinto lo spettatore. Ed io lo proiettavo agli alunni di terza media, perché è una completa lezione di storia che meglio di tante parole spiega quanto è successo in Italia dopo l’8 settembre 1943.
adoro i film ambientati nella seconda guerra mondiale..ma ancora di più adoro i documentari : )
bacio bella
Titti non a caso ho intitolato questo post non “film di guerra”, cioè che ricostruiscono eroicho o meno azioni ma “sulla guerra” che raccontano l’impatto di essa sulle popolazioni e sugli animi
Cautelosa quando lo vidi pensai lo stesso…beh almeno sto porta a porta è servito a qualcosa…
Laghira visto quello di Alberto Angela ieri? L’ho trovato molto interessante soprattutto la parte sulla corazzata Roma che non conoscevo. Ti rendi conto? 1200 marinai morti in pochi minuti! C’erano due amici di mio suocero tra loro…
Ho visto il film su hitler, descrive bene le drammatiche circostanze, non condivido solo l’umanizzazione che ne fa di un uomo malato e psicopatico come il vecchio Adolf…
Tu lo condividi dicendo che in fondo anche lui era un “uomo”, ma vedi cara Lidia, il problemaè è proprio questo: “SI PUO’ DEFINIRE HITLER UMANO”?
Prova a chiederlo a sei milioni di ebrei trucidati nei campi di sterminio e vedi cosa ti rispondono….
Io credo che lo scandalo per i 6 milioni i loro parenti e i loro discendenti e i sopravvissuti (ma insieme a loro tutta l’umanità pensante del dopo shoà) sia proprio questo, da un uomo o meglio da uomini, perchè Hitler lo sterminio non lo ha fatto da solo, è venuto tanto male. Uomini che nel tempo libero suonavano il violino, erano padri amorosi e altre amenità…
Hitler è un mostro ma anche il prodotto di un epoca. Sì, in definitiva un uomo.
Agape secondo me in ognuno di noi ci sono gli stessi germi di male. Come gli stessi germi di bene di una Madre Teresa di Calcutta. Sta a noi scegliere quali coltivare.
Con il permesso dell’autore metto un commento arrivatomi in privato:
E’ per me molto triste. anche se normale che ci sia bisogno di un film per ricordare cosa fu l’ 8 settembre. Nella mia generazione quel film (come anche La Grande Guerra o la Marcia su Roma – splendidi entrambi) erano presi per delle commedie semi serie perchè ogni famiglia aveva avuto il “suo” 8 settembre, con le sue vicende eroiche, comiche, minime, tragiche, tutte, però, molto vive, molto sentite e … discusse normalmente come un fatto della vita. Senza dimensioni eroiche o filmiche. Quel film aveva il merito di compendiarle tutte in un racconto di 2 ore. Non erano ancora Storia, ma vita vissuta, occorrenze della vita. Il triste, ma normale, è che adesso ci sia bisogno di un film per ricordarlo. Ai miei figli ne ho sempre parlato e ho sempre spinto i nonni a parlarne perchè rimanga un ricordo sonoro, reale di quello che è stato per le persone e non un pellicola di celluloide che, per quanto ben fatta, ha sempre dei limiti. Comunque, dimostra una cosa. Tempo fa stavo leggendo un pajo di testi un po’ tecnici sulla Guerra di Troia e il rapporto con i poemi omerici e uno storico citava il fatto che un ricordo se non viene fissato sulla carta non dura più di 3 generazioni.. l’ ultima o lo trasforma in mito o lo perde. Questo post seguendo con molta curiosità e attenzione, ne ha fornito la …”prova provata” !!!!
Chi non conosce il passato è condannato a ripeterlo
i miei son passat per la guerra intendo la seconda perche nati subito dopo la prima
ma mio padre non amava parlarne diceva solo che si era patita tanta fame
mia madre non ne ha avuto il tempo
ma ventanni fa assistevo una piccola anziana triestina e lei mi ha parlato della guerra e quando la interrogavo sulla risiera diceva sempre
non ricordo ricordo solo che non se ne parlava
pensa te oggi la sua casa e a 5 minuti di macchina forse allora era AD’N’ORA DI STRADA APIEDI e si preferiva non sapere
il punto e che tutti quelli che potevano testimoniare quei tempi stanno andando tutti all’altro mondo portandosi dietro le immagini il vissuto che era impresso sulla loro pelle e i giovani ma anche la nostra generazione ha gia dimenticato quelle che forse ritenevano immaginazioni ampliate dall’eta’ che modifica la memoria ingigantendone
e invece tutto quello che e passato e solo la minimissima parte di quel che han vissuto
bisognerebbe fare un giro nei luoghi da noi visitati per rinfrescarsi la memoria vera quella del sentire addosso impresse per sempre la loro folle paura e dolore
Gli ho visti,sono 2 films importanti, da vedere,sopratutto in questo periodo dove gli Italiani stanno perdendo la loro memoria storica.
Ciao,f.
Il primo non ricordo di averlo visto, il secondo si. Ti consiglio di vederti “Diario di una Tata”, è grandioso, ciao.
“Tutti a casa” è un capolavoro.
L’altro non lo conosco nè lo vedrò. la storia scritta dai vincitori o dagli amici, accoliti, discepoli e seguaci è sempre falsa, nel migliore dei casi è inquinata e mistificata.
Non mi interessa.
sono ancora in vacanza, questo sì che m’ interessa 😉
mi hai fatto venir voglia di andare al cinema…ho davvero voglia di un bel film:)
un bacio e buona serata
monì
un saluto by imma (triste)
Ricambio i saluti di chi è passato questi giorni, ringrazio borbonico per il consiglio (anche io ne ho sentito parlar molto bene) e auguro felice continuazione di vacanze a Rosslare!
A Rosslare direi di non partire prevenuto, è vero le ragioni dei vincitori generalmente prevalgono ma ogni tanto ci sono delle eccezioni (tanto più facili quanto più il periodo si allontana cronologicamente) tipo il famoso balla coi lupi. La caduta non dà giudizi (per questo è stato tanto criticato come fa anche l’amico Agape) soltanto, descrive.
Non ho visto ne uno ne l’altro, ma “La caduta” ho in mente di prenderlo in DVD. Concordo comunque sull’idea del “monito” che descrivi, e poi… rendere Satana Hitler, sarebbe quasi fargli un favore.
sono entrambi dei bellissimi film
io però ti lascio questo link
ciao 🙂