Non dirò nulla della trama di questo libro. Chi lo ha letto non ne ha bisogno, chi non lo ha letto non deve avere alcuna anticipazione.
Scrivo solo che l’ho trovato davvero carino e divertente, da molti anni credo non ridessi tanto leggendo un libro (forse il primo Camilleri che mi capitò, il birraio di Preston), l’ho letto quasi tutto in treno e la gente si voltava a vedere cosa facesse ridere tanto…
E mi è piaciuto anche perchè, malgrado il titolo, altro non è che uno giocondo inno alla vita.
l’ho letto di recente. Mi piace moltissimo lo stile dell’autore, e francamente niente di meglio che un lungo viaggio in compagnia per guarire dalla depressione! 🙂
Un osservazione di cui terrò nota. E’ da molto che non leggo qualcosa di davvero divertente.
Un sorriso a te.
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allora questo me lo prenderò:)))
un bacio e buona giornata
monì
Il titolo ispira molto…!
Il titolo ispira…
il titolo è tutto un programma BACI BY IMMA
beh, c’è bisogno di ridere un po’, seguirò le tue indicazioni.
Mossa dalla curiosità sono andata a comprare il libro!
Dopo aver vagato sotto il sole caliente delle tre del pomeriggio e dopo esser stata in tre diverse libreria….ho raggiunto il mio intento!!!!!!
Le prime pagine sono interessanti….
Ben venga qualcosa di divertente, magari da portarsi in spiaggia!
Un passaggio per lasciarti un grossissimo saluto, ciao Carla
Ti lascio un abbraccio ed un sorriso al volo. Confidando che tutto vada bene..
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ciao Lidia cara un saluto affettuoso
monì
Non conosco… Il birraio di Preston invece sì… lo giudico una delle cose migliori di Camilleri, un piccolo capolavoro sottovalutato (e forse offuscato dall’ingombrante figura del commissario Montalbano)… però da ridere mi ricordo poco… anzi mi parve un romanzo pervaso da una grottesca (questo sì!) tragicità che mette i brividi…
Un sorriso, tuo
Cosimo
Utente anonima…non dovrò mica sentirmi in colpa che hai preso un colpo di calore…in libreria alle 15 con questo caldo?
Cosimo hai ragione mi sono sempre chiesta perchè il birraio non ha avuto lo stesso successo degli altri non montalbaneschi come la scomparsa di patò o la concessione del telefono. A me sembra il migliore, forse perchè è il primo che ho letto di C. e si sa il primo amore non si scorda mai. A me fece ridere…sopratutto all’inizio nella scenda della prima rappresentazione…